CENNI STORICI
Maiori è situata sulla costa meridionale della Penisola Sorrentina, lungo la Costiera Amalfitana, dichiarata nel 1997 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. In origine era Reginna Major, per distinguerla dalla vicina Reginna Minor (Minori). Probabilmente la fondazione di Maiori, così come quella di molti centri costieri, è legata alla colonizzazione delle popolazioni indigene prima da parte degli Etruschi, intorno al VII secolo a.C. e poi dei Romani. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente i centri costieri divennero insediamenti autonomi e, tra l’830 e l’840, si riunirono nella Confederazione degli Stati Amalfitani. La Repubblica Marinara di Amalfi, poi Ducato ereditario, comprendeva il territorio da Lettere a Tramonti, da Cetara a Positano e l’isola di Capri; Maiori fu il cuore mercantile del nuovo Stato, sede degli Arsenali Maggiori, dell’Ammiragliato, della Dogana e del Fondaco del sale. All’apice della potenza le navi amalfitane spaziavano dall’Africa Settentrionale alle coste Siriaco-palestinesi fino in Asia Minore, ovunque istituendo fondaci ed ambasciate. Dopo la venuta dei Normanni di Roberto il Guiscardo, vi fu un fallito tentativo di Amalfi di affrancarsi; il Duca di Amalfi fu deposto, con la perdita dei privilegi e dei castelli. Maiori e Ravello si dissociarono dalla rivolta e non subirono conseguenze. Ma nel 1135, insieme agli altri centri del litorale, furono messe a ferro e a fuoco dai Pisani, che due anni dopo, oltre al saccheggio, abbatterono tutte le fortificazioni.

Nel XVI secolo gli Spagnoli costruirono strade ed imponenti sistemi difensivi lungo le coste e nel 1662 Filippo IV nomina Maiori “Città Regia”.
Nel 1860 nacque il Regno d’Italia. Le aspettative meridionali restarono deluse; parte della popolazione tentò la via delle Americhe, qualcuno si dette al brigantaggio. Il monte Falerzio a Maiori diventò covo di briganti; ancora oggi è visibile la Grotta di Matteo Salese, il brigante che vi si rintanò e, accerchiato dai gendarmi, preferì tuffarsi nel vuoto.

Dopo l’eccezionale alluvione del 1954, che distrusse l’intero centro cittadino e buona parte delle borgate, iniziò la ricostruzione di Maiori, che segnò anche l’inizio dell’avventura del turismo. Infatti proprio sul turismo è oggi basata l’economia di Maiori.

DA VEDERE
Chiesa e Convento di San Francesco, Grotta dell’Annunziata, Castello Miramare, Collegiata di Santa Maria a Mare, Castello di San Nicola de Thoro Plano, Santuario dell’Avvocata, Grotta di Matteo Salese, Badia di Santa Maria de Olearia, Chiesa della Madonna Assunta, Torrione Angioino.

EVENTI E MANIFESTAZIONI
Febbraio: Gran Carnevale Maiorese
Pasqua: Giovedì Santo processione dei battenti; Domenica di Resurrezione “stesa” delle campane a festa; Lunedì di Pentecoste festa dell’Avvocata
Luglio: vicoli e cultura
Agosto: 14-15-16 ferragosto Maiorese; 15 festa della B.V. Assunta; sagra delle melanzane al cioccolato
Ottobre: premio Roberto Rossellini@Maiori
Novembre: 3^ domenica patrocinio di S. Maria a Mare “a’ Maronna ‘e notte”
Dicembre: Natale a Maiori – manifestazioni varie

PRODOTTI TIPICI
Limoni detti “sfusati amalfitani”

PIATTI TIPICI
Pizzelle di cecenielli su foglie di limone e pesce castagna alla brace,milza imbottita, zizze e’ monache, mulegnane c’a’ ciucculata. Limoni all’insalata conditi con olio, sale, aceto e mentuccia.

INFO TURISMO
Comune +39 089 814211
www.comune.maiori.sa.it


AZIENDA AUTONOMA CURA SOGGIORNO E TURISMO

Corso Reginna, 73 – MAIORI (SA)
Tel. +39 089 877452    Fax +39 089 853672

COME RAGGIUNGERLA
In auto: Autostrada A3 Napoli-Salerno, uscita Angri, VAlico di Chiunzi, Ravello, Amalfi.
Autostrada A3 NApoli-Salerno uscita Vietri sul Mare, SS.163