CENNI STORICI
Orta nasce sotto i Normanni nel secolo XII, piccolo abitato ad est della necropoli orientale di Atella. Si ingrandì nel periodo svevo e poi con gli Angioini. Feudo con terreni fertili, Orta fu e restò possedimento feudale sino alla fine del Feudalesimo (1806). Ne ebbero “possesso e controllo”parecchi nobili Signori. I suoi abitanti sono da sempre detti “ortolani”, come ancora oggi quelli di Succivo, paese confinante, chiamano gli ortesi.
Nel 1280 ne era feudatario Gabriello del Balzo: nel 1335 apparteneva alla nobile Angela Stendardo, figlia di Guglielmo; dal 1414 ne fu signore Ottimo Caracciolo. Nel periodo successivo Orta passò in mano a varie famiglie, finchè nel 1519 diventò feudo dei Pignatelli. Da ultimo e per lungo tempo, ne furono padroni e signori i Caracciolo, che erano duchi. Durante la loro signoria l’Università di Orta , per le pesanti tasse, aprì dure liti giudiziarie nel 1745 e nel 1747. Durante il Risorgimento Errichetta Di Lorenzo, nativa di Orta e compagna di C. Pisacane, partecipò a vari scontri (moti del ’48 e repubblica romana). Fondò, poi, il Comitato di Donne per Roma capitale. Il territorio di Orta si era ingrandito con  le terre di Casapuzzano e Bugnano, per distacco da Succivo e passaggio al Comune di Orta. Così avevano voluto la marchesa Alicia Higgins. Tale volontà fu poi confermata dal re borbone nel 1848. Dopo l’unità d’Italia del 1862, Orta cambiò la propria denominazione di “Castello d’Orta” in quella di ORTA DI ATELLA.
Ai conflitti “mondiali”, Orta inviò molti suoi figli; tanti caddero in guerra, altri andarono dispersi. Il secondo conflitto ebbe un esito molto luttuoso. Il giorno 30 settembre ’43 i soldati nazisti uccisero 25 persone, vittime senza colpa: 21 le fucilarono insieme, altre 4 (compresa una donna) le “spararono” in luoghi diversi. La storia le ricorda come I MARTIRI ATELLANI. Nel 2004 il Presidente Ciampi assegnò al Comune di Orta la Medaglia d’Argento al Valor Civile.
Orta è patria di grandi pittori del Seicento, come Massimo Stanzione, Paolo D/co Finoglia e Giuseppe Marullo; ma anche dell’eclettico Tommaso De Vivo, pittore accademico, nato nel 1797.


DA VEDERE
Tra i suoi monumenti e cose da vedere Orta vanta:
Un affresco del secolo XV, la Madonna degli Angeli; un convento con chiostro affrescato nel secolo XVII a “grottesche” ed annessa chiesa con dipinti e stucchi settecenteschi, costituenti il noto complesso monastico francescano di San Donato
– una Pala d’altare del secolo XVI opera di Francesco Curia  raffigurante la Madonna del Rosario
– il Castello dei nobili Capece Minutolo/Del Balzo
– un affresco del secolo XIV raffigurante lo sposalizio della Vergine e la “Dormitio” posto nella Chiesa parrocchiale di  San Michele Arcangelo di Casapuzzano
– il Museo archeologico dell’Agro Atellano ubicato nella vicina Succivo

COME RAGGIUNGERLA
In auto: Autostrada A1, uscita Nola-Villa Literno, proseguire in direzione Villa Literno, uscita Orta-Succivo.
In treno: Stazioni di Frattamaggiore ( a 3 km), Sant’Arpino ( a 1 km), Aversa ( a 6 km).
Distanza da Napoli 10 km, da Caserta 18 km.

INFO TURISMO
Comune    +39 0815023767
www.comune.ortadiatella.ce.it